L’attività fisica come rimedio all’ansia

Sempre più assorbiti nella vita frenetica di oggi, è esperienza comune il fatto di trovarsi a vivere in uno stato d’ansia. Si tratta di una sensazione legata strettamente a pensieri ricorrenti riferiti al passato oppure al pensiero proiettato costantemente al futuro. 

Un aiuto per poter gestire meglio lo stato d’ansia è sicuramente l’attività fisica, che stimolando la percezione del proprio essere fisico, è un aspetto fondamentale nell’ abbassare il nostro malessere.

Ecco allora, che la pratica sportiva, focalizzata sulla mindfulness (sul sentimento di “assoluta presenza a se stessi”, fondamento della meditazione) usa il movimento per aiutare a entrare in contatto con il proprio corpo staccandosi dal resto del mondo.

Ben venga quindi, usare come momento di “mindfulness” l’ora (o il tempo che ognuno ha a disposizione) di nuoto o di bicicletta o di corsa o la palestra.

Il punto cardine è quello di essere assolutamente immersi nel “qui e ora”, perfettamente coscienti della propria fisicità e dei propri “non pensieri”.

L’idea fondamentale, che è poi alla base proprio della meditazione, è infatti quella di defocalizzare il proprio pensiero, facendo concentrare la propria mente su elementi a cui non si è soliti prestare attenzione, come la posizione del proprio corpo o il proprio respiro.

Così, la mente viene “svuotata” dei pensieri più o meno coscienti che la occupavano (quelli che in genere producono ansia e angoscia), lasciando spazio al benessere.

Senza ovviamente dimenticare tutti i benefici che una regolare attività fisica ha sul nostro stato fisico e metabolico.

È possibile inoltre, fare propri metodi di meditazione più “tranquilli”, che ci impegnano per una quindicina di minuti alla volta, sfruttando semplicemente la respirazione eventualmente aiutata da un mantra (una frase positiva da ripetere mentalmente come ad esempio “io sono ora” o “io amo me”) per staccarsi dai propri pensieri disfunzionali per trovare la propria mindfulness.

Ci si mette seduti (o anche sdraiati) comodi, si chiudono gli occhi e ci si focalizza sul movimento del proprio torace e del proprio addome che si espandono e contraggono e sul percorso che fa l’aria mentre entra ed esce dai nostri polmoni.

La meditazione permette questo: di calarsi consapevolmente nell’attimo presente, riducendo i livelli di ansia e di stress percepito e mettendo nelle condizioni migliori per far fronte alla propria realtà vera (lasciando da parte quella proiettata, nel futuro o nel passato che sia).

Ci tengo a precisare che la meditazione non è intercambiabile con l’esercizio di respirazione che propongo, il metodo di respirazione all’interno dei miei protocolli è volto all’attivazione del diagramma e alla stimolazione del nervo vago. La meditazione è sicuramente un mezzo in più, significa staccarsi dalle quotidiane preoccupazioni, per aiutare le reali priorità a trovare il giusto spazio.

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Attività fisica aerobica, anaerobica e dimagrimento: qual è il legame?

L’attività fisica è uno dei pilastri su cui si regge il controllo del peso corporeo, assieme ad un’alimentazione corretta e bilanciata.

Svolgere attività fisica ed esercizi mirati è fondamentale per ridurre il grasso, soprattutto quello viscerale (a tutti gli effetti un indicatore della salute) e per aumentare la massa magra.

Molto spesso il desiderio di perdere qualche chilo è lo stimolo a praticare dell’attività fisica, magari andando a fare qualche allenamento settimanale in palestra oppure una corsa all’aria aperta.

La dieta e l’attività fisica sono i migliori alleati nel controllo del peso e del benessere generale, perché un corpo in equilibrio e normopeso ha meno possibilità di incorrere in alcune patologie.

Infatti, al di là dell’opinione soggettiva e puramente estetica della silhouette più o meno snella, è bene considerare che il sovrappeso, e ancora di più l’obesità, sono fattori di rischio per diverse malattie cardiovascolari.

Esistono delle formule matematiche indicative per valutare i rischi correlati al sovrappeso e all’obesità in soggetti adulti (18-65). Infatti è stato elaborato l’Indice di Massa Corporea (IMC, kg/m2) che viene calcolato dividendo il peso espresso in kg per il quadrato dell’altezza, espressa in metri. Un indice con forti limitazioni, ma molto semplice da calcolare.

Il sovrappeso viene definito come eccesso di peso corporeo rispetto agli standard indicati dall’OMS. Se il valore di IMC è uguale o superiore a 25, siamo in uno stato di sovrappeso, se supera invece il valore di 30 siamo in una condizione di obesità.

È importante quindi svolgere dell’attività fisica regolare, in quanto consente di migliorare il bilancio tra le calorie assunte con la dieta, quelle accumulate sotto forma di grasso nel tessuto adiposo quando in eccesso, e quelle invece bruciate durante l’attività. Questo perché durante il moto viene aumentato il dispendio calorico per sostenere l’organismo in attività, ed inoltre, perché un piano di allenamenti ben cadenzato aumenta anche la spesa energetica a riposo, e questo è molto importante.

Attività aerobica, anaerobica e dimagrimento.

Con attività aerobica si intende un’attività fisica di lunga durata e di bassa intensità.

L’attività e gli sport aerobici più comuni sono la camminata veloce, la corsa, il ciclismo, il nuoto a bassa intensità, lo sci di fondo, la cyclette, il tapis roulant ecc.

L’esercizio aerobico aiuta a mantenere il fisico in salute: tonifica i muscoli in generale e, aumentando le richieste di ossigeno, rafforza il cuore ed i muscoli della respirazione, portando ad una migliore circolazione e ad una riduzione della pressione sanguigna.

L’esercizio aerobico non esasperato è collegato al controllo del peso dovuto al consumo delle riserve di grassi; aiuta inoltre a ridurre lo stress e a controllare gli stati depressivi e ansiosi.

L’esercizio anaerobico, invece, è un tipo di attività che si contraddistingue nell’eseguire sforzi intensi ma di breve durata come per esempio gli scatti, la corsa veloce, i salti, il sollevamento pesi, i circuiti HIIT,  ossia attività durante le quali il fisico viene portato vicino al limite della propria forza o della velocità. Questo tipo di esercizio ha bisogno di momenti di riposo prima di essere ripetuto.

L’attività anaerobica è finalizzata a mantenere e ad aumentare la potenza della parte del corpo sottoposta a sforzo e costruisce massa muscolare a discapito della massa grassa; inoltre rafforza i tendini, i legamenti, le ossa e le articolazioni.

Inoltre migliora l’attività cardiaca, riduce il rischio di subire lesioni dovute a debolezza muscolare.

Al fine di ottenere dei risultati concreti in termini di dimagrimento e di miglioramento del profilo metabolico, bisogna produrre le condizioni affinché si verifichi un innalzamento del metabolismo basale, consumando calorie sia attraverso l’attività aerobica, sia attraverso l’aumento della massa muscolare a discapito di quella grassa tramite l’attività fisica anaerobica.

In conclusione possiamo dire che è bene alternare i due tipi di attività fisica, prevedendo nel proprio piano settimanale momenti di attività fisica aerobica e altri finalizzati all’aumento della massa muscolare con l’attività anaerobica.

Ogni allenamento ha i suoi pro e contro, quello che conta per dimagrire è adottare una dieta corretta e fare sport con regolarità nel tempo.

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