

Metabolismo lento? Fegato grasso?
…e se non fosse solo questione dell’alcool?
Un recente studio finlandese ha messo in luce che un adulto su quattro ha il fegato grasso, il che significa che il grasso in eccesso si è accumulato nelle cellule del fegato. Tale accumulo è stato osservato anche nei bambini. Un fegato Grasso è un fegato che lavora a rilento, non solo nell’eliminare le scorie metaboliche ma anche nella trasformazione dei grassi.
Il fegato grasso è una malattia associata allo stile di vita, all’ambiente in cui viviamo e alla nostra genetica.
I fattori di rischio sono sovrappeso, dieta sbilanciata, consumo costante (anche poco ma costante!) di alcool e mancanza di esercizio fisico.
Il fegato grasso è spesso parte di un disordine metabolico più ampio: é comune nelle persone che soffrono di sindrome metabolica (obesità addominale, ipertensione e livelli anormali di glucosio nel sangue e di trigliceridi). Pensate che il 60-70% delle persone con diabete di tipo 2 ha anche il fegato grasso.
Attenzione però: anche le persone magre possono sviluppare il fegato grasso.
Perché il fegato grasso può fare paura?
Il fegato grasso può condurre ad uno stato infiammatorio che può favorire lesioni epatiche irreversibili o addirittura al cancro del fegato.
L’ambiente e gli inquinanti.
Alcune sostanze chimiche presenti nel nostro ambiente, note come interferenti metabolici, influenzano il metabolismo del glucosio e dei grassi, favorendo lo sviluppo di fegato grasso.
Alcuni esempi di interferenti metabolici includono plastificanti, pesticidi e sostanze rilasciate dall’industria nell’ambiente, come la diossina.
Mangiare male.
Per quanto riguarda la dieta, mangiare troppo zucchero, cereali a basso contenuto di fibre e cibi ricchi di grassi saturi, come burro e latticini ad alto contenuto di grassi, accelera l’accumulo di grasso nelle cellule del fegato. In particolare vi è una forte correlazione fra il consumo eccessivo di fruttosio (sciroppo di mais, sciroppo di glucosio fruttosio, eccetera, tutti ingredienti tipici delle merendine confezionate, delle bevande energetiche, bevande dolci) e lo sviluppo di steatosi epatica.
Un’elevata assunzione di grassi saturi, alcol o antibiotici può, inoltre, sbilanciare il microbiota intestinale e quindi aprire la porta allo sviluppo della sindrome del fegato grasso e di molte altre malattie.
Il ruolo del microbiota.
Un’alimentazione sbilanciata, lo stress, l’utilizzo scorretto di antibiotici può portare a forti alterazioni del nostro microbiota intestinale (quella popolazione di batteri che da sempre vive con noi nel nostro intestino, in un rapporto simbiotico).
L’intestino e il fegato sono in costante interazione tra loro attraverso, ad esempio, i composti prodotti dai batteri intestinali stessi. Se i batteri intestinali dannosi sono in grado di prendere il sopravvento, può aumentare la permeabilità intestinale e consentire ai prodotti batterici che promuovono l’infiammazione e il danno cellulare, di entrare nel fegato, infiammandolo.