I POLIFENOLI PER INVECCHIARE BENE

Ai miei clienti raccomando spesso il consumo di frutta e soprattutto verdura, variando il più possibile tra le sfumature di colore che la natura offre, e rispettando la stagionalità.

Aumentare il consumo di frutta e verdura significa anche assumere più polifenoli.

I polifenoli sono composti organici prodotti in natura dal metabolismo delle piante (e dunque definiti “metaboliti secondari”).

I polifenoli sono responsabili dell’astringenza, dell’odore, della stabilità ossidativa, del sapore e soprattutto del colore dei cibi:

Grazie ad essi le specie vegetali si difendono dall’attacco di parassiti presenti nel terreno, da insetti e animali. E’ anche dimostrato che i polifenoli possano svolgere azione antibatterica nelle più comuni infezioni che colpiscono il genere umano.

Ma il “fiore all’occhiello” dei polifenoli sono le loro proprietà antiossidanti cioè le capacità di neutralizzare l’effetto tossico dei radicali liberi (ROS).
Quanto più si invecchia, complice magari anche un non corretto lifestyle, tanto meno siamo efficienti nel difenderci dai ROS, i radicali liberi dell’ossigeno e dunque compaiono e aumentano le rughe, diventiamo insulino-resistenti e poi diabetici, si manifestano piccoli deficit cognitivi, recuperiamo lentamente l’energia dopo la fatica, sviluppiamo patologie cardiache, aumenta il rischio di tumori, siamo più soggetti a subire infezioni batteriche e virali.

Una ricerca, pubblicata sul Journal of Nutrition, ha dimostrato che l’assunzione elevata di polifenoli può essere associata ad una riduzione fino al 30% dei tassi di mortalità negli adulti. Lo studio, follow-up di 12 anni, condotto dall’Università di Barcellona ha mostrato che la mortalità complessiva si è ridotta del 30% nei partecipanti che avevano diete ricche di polifenoli ( > 650 mg / die) in confronto con i partecipanti che avevano fatto diete a basso carico di polifenoli ( < 500 mg / giorno).

Il mio consiglio, dunque, è quello di variare colore e varietà dei vegetali che portate a tavola! 

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L’ESTATE, IL SOLE, LA PELLE, IL NOSTRO ABITO

La pelle è l’organo più esteso del corpo, ed esistono un’infinità di tipi cutanei, quasi come le persone al mondo.

Ne identifichiamo 3 tipi principali a seconda del fatto che le ghiandole secernono principalmente grasso o acqua: pelle secca (o normale), pelle grassa, e pelle mista.

La pelle secca tende ad avere una predisposizione molto bassa a generare impurità, dato che non secerne grasso, ma di contro è più propensa a generare rughe e ad assumere un aspetto invecchiato.

Le pelli grasse o miste tendono  a soffrire di una delle patologie più abituali e più problematiche a livello sociale ed emotivo, soprattutto in fase adolescenziale, per la componente estetica che comporta: l’acne. Questo disturbo si verifica quando grasso o cellule morte ostruiscono i follicoli piliferi, causando la formazione di brufoli, punti neri e foruncoli. Generalmente scompare con l’età, ma può essere presente in qualsiasi fase della vita. 

Tra gli aspetti più critici legati alla pelle, riconosciuti sia in ambito medico che a livello popolare, sono i danni causati dal sole. Questo problema è diventato forse la più grande preoccupazione per le persone di ogni età in relazione alla cura dermatologica..

Proteggere la nostra pelle nei mesi estivi, quando la nostra esposizione al sole è massima, è ormai un obbligo quasi per l’intera popolazione. Non è solo in estate che dobbiamo proteggere la nostra pelle dal sole ma anche nelle altre stagioni, perché anche con il cielo nuvoloso i raggi del sole ci colpiscono e danneggiano la nostra epidermide. Per questa ragione molti prodotti per la cura quotidiana della pelle includono già filtri solari. E purtroppo trascurare la protezione dal sole può causare varie malattie cutanee e persino melanomi.

Oltre al sole, l’invecchiamento della pelle è un processo complesso influenzato da fattori ereditari e ambientali che possiamo modulare acquisendo sane abitudini per  mantenere la salute e la cura della nostra pelle: 

  • riducendo la glicazione, una reazione enzimatica che causa anche alterazioni nel DNA dell’epidermide e la fissazione di zuccheri in proteine intra ed extracellulari. Il risultato è un irrigidimento delle fibre di collagene ed elastina, con conseguente perdita di elasticità della pelle (che diventerà più rugosa!),
  • riducendo lo stress ossidativo, un’altra causa importante di invecchiamento della pelle. Il nostro corpo dispone di un suo sistema antiossidante, che però va mantenuto in efficienza. Questo è possibile solo con un corretto lifestyle, supportato da un tipo di alimentazione che privilegi il giusto apporto di nutrienti sia nel tipo (carboidrati, proteine e grassi), che nelle giuste quantità, né troppo, né troppo poco, per permettere una perfetta funzionalità del nostro sistema antiossidante!

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