Siamo noi i responsabili della nostra salute

Il primo obiettivo è lottare sul mantenimento della nostra salute piuttosto che sul trattamento futuro della malattia!
Viviamo nell’epoca della medicina della sintomatologia. Si cura un primo sintomo, spesso (quasi sempre) senza approfondire ed affrontare la causa della malattia:
colesterolo alto? Una compressa di statina. Intestino pigro? Un lassativo. Pressione arteriosa alta? Una compressa di antiipertensivo. Artrosi? Un altro farmaco… E così per tanti altri segni e sintomi clinici.
Ci stiamo trasformando noi stessi in contenitori di farmaci!
È indiscutibile che un farmaco quando necessario va usato, ma con le dovute accortezze è possibile ridurre fortemente il suo utilizzo in tutti quei casi dove è possibile agire preventivamente, consapevoli dell’integrità dell’organismo umano
e non scomporlo come singole patologie d’organo.
La moderna ricerca scientifica afferma che le chiavi della salute e della durata della nostra vita dipendono per il 20% dal sistema sanitario, per il 30% dalla genetica ereditata dai nostri genitori e per il restante 50% dal nostro stile di vita, dai nostri comportamenti giornalieri e dall’ambiente cui ci esponiamo (epigenetica).
Sono sempre più diffuse le “malattie comportamentali” generate da comportamenti contrari al proprio IO: cattiva alimentazione, fumo, alcool, stress, grave perdita di muscolo per scarsa o nulla attività motoria, droga, inquinamento ambientale… Quindi sta a ciascuno di noi gestire la propria salute in modo attivo, senza delegare ad altri ciò che possiamo fare NOI con la nostra volontà e conoscenza dei rischi per le malattie. Teniamo presente che con la nostra volontà decidiamo per il 50% dello stato della nostra salute!
Significa essere sani per nostra scelta, cioè non delegare solo ai farmaci, ai medici, alla diagnostica scientifica ciò che possiamo fare noi. E’ una rivoluzione di pensiero e di vita da perseguire ogni giorno! Significa uscire dalla cultura della “delega” ad altri della nostra salute e tornare alla riappropriazione totale della responsabilità dello stato di salute personale.
Gran parte della salute inizia a tavola, nella scelta consapevole della nostra alimentazione quotidiana, continuando con il nostro lifestyle attivo, che vuol dire attività fisica, socialità, nutrire la mente leggendo un libro, praticare la meditazione…

Mangia
Muoviti
Respira
Sorridi

ANDARE DAL MEDICO O PREVENZIONE?

PERCHÉ ANDIAMO DAL MEDICO?
Si va dal proprio medico quando percepisci che qualcosa non va. Il medico, qualora lo ritenga opportuno, ti invierà dallo specialista più adatto a curare il tuo disturbo, la tua patologia.
Lo specialista farà il possibile e sfrutterà tutte le sue conoscenze e la sua cultura nel settore di sua competenza per risolvere la tua problematica.
La cura è specifica e personalizzata, ovvero cura quella determinata patologia e le sue specifiche manifestazioni in quella determinata persona.
Attenzione dunque, la cura è applicata quando la malattia è già in atto, al fine di risolverla o rallentarne il decorso.

Cosa significa invece PREVENZIONE?
La prevenzione è l’insieme delle azioni ed attività che mirano a ridurre gli effetti dovuti a determinati fattori di rischio o ad una certa patologia (profilassi), la morbilità o la mortalità, promuovendo così la salute ed il benessere individuale e collettivo.

La prevenzione fatta per mezzo di vaccini, alimentazione, nutraceutici, suggerimenti, opuscoli ecc deve coprire un campo molto ampio, a differenza della medicina che è molto specifica e settoriale.
Infatti in medicina viene curata quella determinata patologia in atto, mentre l’obiettivo di “fare” prevenzione è quello di evitare ciò che “potrebbe capitare”!
Questo il motivo per cui la prevenzione deve essere attuata nel modo più ampio e completo possibile, e al massimo delle potenzialità.

La prevenzione deve riguardare tutti quegli ambiti che possono allontanarci dalle diverse patologie, quindi
l’alimentazione,
l’ambiente in cui viviamo (scegliamo un luogo “abbastanza sano”, prestare attenzione agli inquinanti, pfos, interferenti endocrini) sfruttare
l’aria pura della montagna con cui nutrire ogni nostra cellula,
il movimento,
lo stile di vita,
lo sport!

Un’ulteriore aiuto ci viene dato dalla genetica, che può supportare sia la medicina (ci aiuta a capire quali terapie possono essere più adatte a noi) sia la prevenzione, perché studiando la genetica alla luce dell’epigenetica e della metabolomica possiamo capire quale strada stiamo prendendo, e a cosa ci potrebbe portare la nostra cara vecchiaia!

Fare prevenzione quindi, ci può aiutare ad evitare la patologia, e lo può fare solo se l’approccio è a 360°

Muoviti.
Respira.
Mangia!