I LOVE ZUCCHERO

sugar

Perché amiamo così tanto lo zucchero e il suo sapore dolce?

L’attrazione per il dolce è spiegata da diversi aspetti:

1- tale gusto viene associato ad alimenti con elevato potere energetico e nutritivo;

2- gli zuccheri forniscono energia rapidamente metabolizzabile e utilizzabile, ed il nostro cervello ne è ghiotto;

3- lo zucchero distrae il cervello dai problemi quotidiani, appagandolo istantaneamente anche se per poco tempo;

4- il gusto dolce richiama stati emozionali legati a qualcosa di buono, gratificante e rassicurante, appagante, anche ai ricordi d’infanzia, tanto è, che molto spesso, dietro la voglia di dolce si nasconde un vero e proprio Craving (desiderio), una vera e propria dipendenza da zuccheri;

 5-molto spesso i cibi vengono preferiti proprio in base all’effetto che producono sull’umore. 

La serotonina è il neurotrasmettitore che regola il ritmo del sonno, la sazietà, la sensazione di serenità. La serotonina, viene prodotta dal cervello quando mangiamo alimenti che contengono carboidrati, quindi zuccheri.

Per questo la carenza di serotonina ci rende irrequieti, instabili e ci stimola ad “andare a caccia” di alimenti ricchi di zuccheri! Ma non dimentichiamo che l’assunzione di zuccheri semplici e raffinati ad alto indice glicemico (biscotti, dolci confezionati, pane bianco, tramezzini, pasticcini) infiamma l’organismo e ciò attiva un enzima, l’indoleamina che degrada il triptofano (precursore della serotonina) riducendo la disponibilità di serotonina e, quindi, la sua azione sul cervello sarà minore.

L’effetto finale è dunque un circolo vizioso che spinge alla ricerca continua di zuccheri ma produce depressione, obesità e ulteriore infiammazione.

La dopamina è invece il neurotrasmettitore che stimola la ricerca della gratificazione, in ogni sua forma, per questo è coinvolto in tutti i fenomeni di “dipendenza”. Una sua carenza si verifica spesso nei momenti di stress e ci fa sentire stanchi e demotivati inducendo la ricerca di quelle sostanze che ne attivano il rilascio. I cibi ricchi di grassi, zuccheri e proteine, sono i più ricercati perché contengono fenilalanina e tirosina, due aminoacidi che l’organismo utilizza per produrre dopamina.

Per questo la sua carenza ci porta a consumare il classico junk food, cibo ricco di grassi, carboidrati raffinati, esaltatori del gusto.

Un pasto ben bilanciato, composto da cereali integrali, verdure e proteine sane dovrebbe di per sé già lasciare soddisfatti, ma se ancora abbiamo la sensazione che “manchi qualcosa”, un quadrato di buon cioccolato fondente (almeno con l’80% di cacao) o qualche noce o mandorla ci faranno chiudere soddisfatti il nostro pasto e senza sensi di colpa. 

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Gli ormoni della fame e della sazietà

Ormoni e peso

Gli ormoni sono molecole messaggere prodotte dalle ghiandole endocrine del nostro corpo. 

Alcune ghiandole secernenti ormoni sono: ipofisi, tiroide, epifisi, parotide, ghiandole surrenali. 

Tali ormoni viaggiano attraverso il sangue per raggiungere così i loro fisiologici bersagli, ovvero organi e tessuti.

Gli #ormoni sono importanti regolatori del #metabolismo 

della #fame e dell’appetito

della #sazietà e dell’ #umore

Nel controllo del peso è  quindi indispensabile tenerne conto e, soprattutto, sfruttare a nostro vantaggio queste importanti pedine.

Hai tanta FAME? Il tuo organismo ha bisogno di energia. 

Come te lo fa capire? Con gli ormoni responsabili della fame! 

Eccone alcuni.

-Grelina, è un ormone prodotto dalle cellule P giacenti sul fondo dello stomaco umano e dalle cellule epsilon del pancreas. Stimola la fame agendo sull’ipotalamo.

-Motilina, prodotta nell’intestino tenue prossimale, induce contrazioni intestinali che favoriscono il corretto riempimento e svuotamento del sistema gastrointestinale in risposta all’assunzione di cibo e agli stimoli e alle risposte della fame.

-Neuropeptide Y (NPY), rilasciato dal cervello per stimolare l’assunzione di cibo. 

-Agouti Related Protein(AgRp), proteina prodotta dal cervello sotto stimolo della grelina, stimola a sua volta l’assunzione di cibo.

E QUANDO SIAMO SAZI? 

Si attivano gli ormoni anoressigeni, responsabili della sazietà.

-Colecistochinina (CCK), prodotta dalle cellule  dell’intestino  tenue, in particolare in risposta a cibi ricchi di grassi e proteine. Stimola la secrezione del succo pancreatico e biliare. Invia messaggi di sazietà  al cervello.

-GLP-1, peptide prodotto dalle cellule intestinali in risposta all’ingestione di sostanze nutritive. Il GLP-1 rallenta lo svuotamento dello stomaco e interagisce con il cervello per ridurre l’assunzione di cibo e aumentare la pienezza.

-Peptide pancreatico YY, prodotto nell’intestino tenue e rilasciato in risposta al consumo di cibo, invia al cervello il segnale di  sazietà, diminuendo l’appetito. Inoltre rallenta la peristalsi intestinale.

– Leptina, ormone secreto dalle cellule adipose, è il principale ormone della pienezza. La leptina inibisce i peptidi che promuovono la fame NPY e AgRp e stimola i peptidi che promuovono segnali di sazietà, diminuendo l’appetito. 

-Obestatina, ormone ancora in studio, pare che esso  si opponga agli effetti della grelina. 

Questi sono solo alcuni dei nostri ORMONI regolatori della fame!

Il metabolismo è di una complessità meravigliosa.

La gestione di questi ormoni non è  cosa semplice, diete, abitudini, stili di vita errati nel lungo periodo, possono  arrecare  danno a questi delicati equilibri fisiologici.

Fai felici i tuoi ormoni, 

ALIMENTATI CON TESTA ?