
L’infiammazione acuta e di breve durata è un processo fisiologico e protettivo in quanto ci permette di tutelare il nostro organismo dall’attacco dei patogeni. Il problema nasce quando l’infiammazione diviene cronica, persistente. E’ infatti concetto consolidato che l’infiammazione persistente supporti lo sviluppo di diverse patologie (#diabete mellito #malattiecardiovascolari #asma #sindromemetabolica #malattiepolmonari #iperglicemia #diabete e renali ).Inoltre alti livelli di infiammazione predicono lo sviluppo di infezioni in pazienti anziani in fase di riabilitazione post intervento chirurgico.
Il marker principale dell’#infiammazione è l’aumento della proteina C-reattiva sierica (CRP).
L’integrazione di #aminoacidiessenziali (EAA) in pazienti con infiammazione cronica è correlata alla diminuzione dell’infiammazione stessa (diminuzione della CRP) e ad una una migliore risposta immunitaria (linfociti e anticorpi).
Si suppone che ciò sia dovuto in parte all’effetto dei tre aminoacidi BCAA (valina, leucina, isoleucina) in grado di stimolare mTOR e quindi la sintesi proteica (comprese le proteine del sistema immunitario). Inoltre, i #BCAA valina e isoleucina possono essere utilizzati nel ciclo dell’acido tricarbossilico per la produzione di energia aerobica, anch’essa essenziale per la funzione dei linfociti. Inoltre gli aminoacidi essenziali portano alla formazione dell’aminoacido #glutammina (Gln) (utile per il sistema immunitario), alla stimolazione della produzione di IGF-1 (fattore di crescita).
Abbinare una dieta e uno stile di vita antinfiammatori alla corretta integrazione (con equilibrio!) può favorire la diminuzione dell’infiammazione, del dolore e dell’uso di farmaci antinfiammatori!