CALORIE IN AGGUATO

Ormai ho capito: mi tengo una scorta di kleenex in ambulatorio! 

Ma partiamo con ordine…

Quando preparo un piano alimentare (dieta per chi ha ancora la vecchia concezione della parola), viene stilato sulla base delle abitudini che la persona mi racconta al momento della prima visita, dove oltre alle misure corporee per avere un punto di partenza, prendo nota anche dei gusti e un po’ della vita sociale del cliente: lavoro, dove pranza, chi prepara i pasti, cosa fa nei weekend…(!!)

La raccolta di questi dati mi permette di preparare, appunto, il piano.

Lo invio poi al paziente che dovrà ovviamente seguirlo nella maniera più accurata possibile. All’inizio ci vorrà più o meno impegno perché andrà a modificare un po’ le sue abitudini ( perché se fossero corrette non verrebbe da me😁), e soprattutto pazienza (ecco perché si chiama “paziente”)! Dopo un mese circa, ci sarà la prima visita di controllo… Ed è qui che mi sono dovuta attrezzare con i kleenex 😭😅. Ovviamente sto scherzando, ma capita che con alcuni pazienti non si hanno i risultati sperati, perché?? La risposta è presto trovata: ha mangiato qualcosa di diverso nel weekend? Ecco che le risposte variano da chi ha mangiato pizza, chi invitato ad un compleanno ecc. Il problema in sé non è un vero problema, perché è giusto avere una vita sociale. Il problema è stato non avermi comunicato TUTTE le abitudini. Perché, nel caso della pizza, è facile arrivare a 1000 calorie e più, che nell’ottica di un conteggio settimanale delle calorie, va ad azzerare o addirittura aumentare l’introito che io ho calcolato per voi. Ne consegue che non ci sarà più un deficit calorico calcolato nella settimana ma può esserci addirittura un surplus. Che tradotto vuol dire il permanere dello stato di infiammazione generale e quel rotolino che non se ne vuole andar via! 

Normalità o sacrificio?

Capita spesso, parlando con i pazienti, oppure frequentando la palestra, di ascoltare commenti verso persone evidentemente, almeno visivamente, in buono stato fisico. Non atleti nel vero termine della parola, ma persone con una pancetta almeno nei limiti della “buona salute”, e qualche muscolo segnato.

I commenti, forse fatti con una punta di invidia, sono del tipo: “chissà quanti sacrifici farà…sarà sempre a stecchetto…non andrà mai alle feste, aahahh io non farò mai una vita così”, ma il commento top: ” è fortunato perché ha una buona genetica”.

Un pensiero che più o meno tutti noi abbiamo fatto qualche volta.

Ebbene, la domanda che mi viene spontanea fare in questi momenti, sentendomi tirata in causa perché è questo il lavoro che faccio, è:

“Ma cosa fai tu per vivere in salute?” 

Ponetevi anche voi questa domanda…

Qualcuno troverà dei “motivi” che sanno di giustificazione per non fare niente, non dedicando nemmeno cinque minuti al giorno per un’attività faticosa (ovviamente rapportato al soggetto) che potrebbe essere salutare, non scelgono in funzione del proprio benessere, al limite solo quella di cercare di stare attenti alla qualità del cibo che spesso altro non è che l’acquisto di prodotti integrali o bio rispetto a quelli raffinati o della grande distribuzione.

Ma questo è poco, non è sufficiente al raggiungimento di un livello minimo di benessere. Per raggiungere almeno questo minimo, ciò che conta è fare, non importa cosa, non c’è una cosa che fa più di altre, ma fare, avere almeno la percezione, l’idea di far qualcosa di faticoso per iniziare a star bene, che non sia mangiare 20 grammi in meno di pasta o fare quella ricetta vista sui social perché è fit! Queste scelte servono a pulirsi la coscienza perché impegno di tuo non ci metti niente, o poco poco. Un minimo di sacrificio è doveroso, che poi si tratta solo di cambiare determinate cattive abitudini in favore di abitudini più sane. E’ questo il segreto, non la motivazione (necessaria all’inizio sicuramente) o chissà cosa. Se si è capaci di fare nostre le buone abitudini e renderle facili, queste ci aiuteranno anche ad avere molto più tempo perché non perderemo tempo ed energie in altre occupazioni meno salutari.

Alla fine finisce che facciamo solo e soltanto ciò che ci è più comodo. 

Lamentarsi per gli acciacchi, se non si sta bene, se non scende il rotolino,  tanti “se” che ci impediscono di fare! Perché contano le scelte che facciamo, che sicuramente non sono mai facili, contano le nostre priorità, contano i comportamenti, contano le abitudini, conta il fare. I discorsi fini a se stessi,  il “domani comincio” altro non sono che scuse. 

Muoviti 

Mangia 

Respira

GLICEMIA e INSULINA: un rapporto vitale!

Più o meno tutti, soprattutto ad una certa età, ci siamo trovati a parlare di valori della glicemia. 

La glicemia è il valore che indica il livello di glucosio che troviamo nel sangue sia a digiuno che dopo aver mangiato. Per fare in modo che il nostro corpo utilizzi quel glucosio come carburante per i nostri muscoli, viene secreto un ormone. L’ormone in questione è l’insulina ed è necessario e vitale per vivere. Ogni volta che mangiamo il nostro sangue cambia in rapporto agli alimenti ingeriti. La glicemia e l’insulina aumentano dopo ogni pasto, anche se piccolo, ed in particolare se ricco di carboidrati! 

L’insulina serve a fare entrare il glucosio nei muscoli, a nutrire di energia i nostri muscoli. Il compito dell’insulina termina quando tutto il glucosio è stato stoccato nei muscoli, nel fegato e nel grasso.

Questo è il ciclo ottimale per vivere in salute. I problemi sorgono quando un’alimentazione sbilanciata verso troppi carboidrati o zuccheri semplici crea l’insulino-resistenza, ovvero una ridotta risposta delle cellule dell’organismo all’insulina che non riesce più a realizzare i suoi effetti. Chi è affetto da questo stato di insulino resistenza avrà notevoli difficoltà a dimagrire perché il suo organismo è “bloccato” in una condizione patologica favorente l’accumulo di massa grassa, in particolare nell’addome.

È bloccato perché non ha sufficiente massa muscolare dove stoccare quell’energia, di fatto vuol dire che sta mangiando troppo! 

L’eccesso di quel glucosio nel sangue infatti, viene immagazzinato sotto forma di tessuto adiposo, i soliti rotolini.

(È spiegato bene nel mio primo libro “E SE NON FOSSE QUESTIONE DI DIETA”).

L’accumulo di grasso può interessare anche gli organi interni come cuore o fegato, dove qui causa la steatosi epatica, il cosiddetto fegato grasso.

La steatosi epatica nei paesi occidentali è sempre più diffusa. 

Chi ha valori elevati di insulina per troppo tempo dopo ogni pasto tenderà ad accumulare grasso per lo più nell’addome (uomini e donne in menopausa) e nei glutei e gambe (donne in età fertile). Con valori elevati di insulina ogni dieta è destinata a fallire! 

Vedremo più avanti che esiste, però, un’altra condizione in cui troviamo glicemia elevata soprattutto a digiuno, con una presenza fisica all’opposto di chi è solito mangiare in abbondanza, ed è collegata ad un altro ormone, il cortisolo….

Impariamo a comprendere i segnali del nostro corpo

Anche i capelli sono una spia che ci indica che qualcosa in noi non va come dovrebbe essere.
I capelli sono un filamento proteico che cresce da follicoli che si trovano nel derma. I peli sono una delle caratteristiche che definiscono i mammiferi. Il corpo umano, a parte le aree di pelle glabra, è coperto di follicoli che producono spessi capelli terminali e sottili velluti. L’interesse più comune per i capelli si concentra sulla crescita dei capelli, sui tipi di capelli e sulla loro cura, utilizzando i più svariati prodotti come shampoo, balsami, lozioni e quant’altro si trova in commercio per ottenere una chioma invidiabile. Ma i capelli sono principalmente un importante biomateriale composto principalmente da proteine, in particolare alfa-cheratina. Ed è proprio per la fondamentale origine biologica del capello, ovvero che origina da noi stessi, che è il caso di andare a fondo del problema nel caso notassimo una variazione importante nella composizione, se diventano più fragili, più opachi, ne perdiamo di più ecc,
Perché se noi risentiamo del cambio di stagione, i capelli sono l’evidente segnale che qualcosa da sistemare c’è!
Muoviti
Mangia
Respira