ANDARE DAL MEDICO O PREVENZIONE?

PERCHÉ ANDIAMO DAL MEDICO?
Si va dal proprio medico quando percepisci che qualcosa non va. Il medico, qualora lo ritenga opportuno, ti invierà dallo specialista più adatto a curare il tuo disturbo, la tua patologia.
Lo specialista farà il possibile e sfrutterà tutte le sue conoscenze e la sua cultura nel settore di sua competenza per risolvere la tua problematica.
La cura è specifica e personalizzata, ovvero cura quella determinata patologia e le sue specifiche manifestazioni in quella determinata persona.
Attenzione dunque, la cura è applicata quando la malattia è già in atto, al fine di risolverla o rallentarne il decorso.

Cosa significa invece PREVENZIONE?
La prevenzione è l’insieme delle azioni ed attività che mirano a ridurre gli effetti dovuti a determinati fattori di rischio o ad una certa patologia (profilassi), la morbilità o la mortalità, promuovendo così la salute ed il benessere individuale e collettivo.

La prevenzione fatta per mezzo di vaccini, alimentazione, nutraceutici, suggerimenti, opuscoli ecc deve coprire un campo molto ampio, a differenza della medicina che è molto specifica e settoriale.
Infatti in medicina viene curata quella determinata patologia in atto, mentre l’obiettivo di “fare” prevenzione è quello di evitare ciò che “potrebbe capitare”!
Questo il motivo per cui la prevenzione deve essere attuata nel modo più ampio e completo possibile, e al massimo delle potenzialità.

La prevenzione deve riguardare tutti quegli ambiti che possono allontanarci dalle diverse patologie, quindi
l’alimentazione,
l’ambiente in cui viviamo (scegliamo un luogo “abbastanza sano”, prestare attenzione agli inquinanti, pfos, interferenti endocrini) sfruttare
l’aria pura della montagna con cui nutrire ogni nostra cellula,
il movimento,
lo stile di vita,
lo sport!

Un’ulteriore aiuto ci viene dato dalla genetica, che può supportare sia la medicina (ci aiuta a capire quali terapie possono essere più adatte a noi) sia la prevenzione, perché studiando la genetica alla luce dell’epigenetica e della metabolomica possiamo capire quale strada stiamo prendendo, e a cosa ci potrebbe portare la nostra cara vecchiaia!

Fare prevenzione quindi, ci può aiutare ad evitare la patologia, e lo può fare solo se l’approccio è a 360°

Muoviti.
Respira.
Mangia!

DORMI MALE? RIDUCI IL SALE

ritmo circadiano

Una ricerca fatta sui topi, che nutriti con una dieta ricca di sale, hanno mostrato un’attività anormale nella regione del cervello che controlla il ritmo circadiano. 

Una dieta ricca di sale non è solo dannosa per il sistema cardiovascolare e metabolico, ma lo è anche per il riposo notturno. 

Infatti un eccesso di sale influisce  negativamente a  livello nucleo soprachiasmatico (SCN), una regione del nostro cervello in grado di regolare i nostri ritmi circadiani.

L’interruzione del ritmo circadiano del corpo è associata ad un aumento del rischio di sindrome metabolica, infiammazione, disturbi dell’umore, cancro e persino morte prematura. 

Il SCN contiene un tipo di recettore chiamato recettori dell’endotelina B, presenti anche altrove nel corpo (a livello polmonare ad esempio) dove  svolgono un ruolo chiave nella gestione del sodio. 

Il SCN ha una maggiore attività neuronale durante il giorno e  minore di notte. Tuttavia, i topi sottoposti ad una dieta ricca di sodio,  hanno mostrato un’eccitabilità neuronale significativamente elevata durante la notte rispetto ai topi di controllo. Ciò potrebbe portare ad un lento ma costante declino o alterazione dei ritmi sonno-veglia.

L’attività neurale notturna è diminuita quando i topi sono stati trattati con un bloccante del recettore dell’endotelina B. Questo abbattimento dimostra sia che il sistema dell’endotelina può influenzare i ritmi circadiani sia che i farmaci del recettore dell’endotelina B potrebbero avere impatti inaspettati sugli orologi biologici delle persone che li assumono.

https://www.physiology.org/detail/news/2021/10/04/high-salt-diet-may-disrupt-body-clock?SSO=Y

Dopo le feste natalizie, DEPURIAMOCI!

Come ogni anno arriva l’epifania che tutte le feste porta via…ma ci lascia il suo fardello di qualche chilo in più!  Dopo i festeggiamenti, eccoli arrivare i messaggi WhatsApp che mi chiedono come recuperare dagli eccessi dei pranzi in famiglia e dalle cene tra amici e colleghi.

Se è vero che sulla bilancia si leggono aperitivi, patatine, bis di primi e secondi dolci, panettoni, vini rossi e bollicine,  in quei numeri si può leggere anche molto altro. 

Io vedo numeri che parlano di festeggiamenti, di relax, di serenità, di contatto umano, di calore. Sono numeri che si creano con il cuore, e anche questo è importante per la dieta ed il nostro benessere!

Saziare il nostro bisogno di interattività, di ridere, sazia l’anima ed il cuore. Certo è che ci vuole  equilibrio, ma di questo ve ne ho già parlato.

Come rimediare dunque?

Ecco alcuni suggerimenti.

1- MUOVERSI!

Le cellule hanno accumulato energia in questi giorni, i muscoli sono carichi di glicogeno, quindi usiamoli! Chi non è abituato a fare esercizio fisico meglio si limiti ad una camminata con passo veloce, per chi è allenato, sicuramente avrà già cominciato la sua routine!

2- DETOX SERALE (salvo patologie)

Trasforma la cena nel corposo e succulento spuntino delle ore 17:00. Dopo tale ora non mangiare più, bevi liquidi incluse tisane ovviamente senza zucchero (né dolcificanti). Digiuna fino alla colazione (esempio ore 6:30), pasto che dovrà essere abbondante e completo. Consiglio di ripetere questo schema 2 volte a settimana, meglio se 2 giorni di seguito.

3- DETOX SERALE LIGHT

Per coloro che non possono praticare il digiuno o non se la sentono (non è complicato, provaci!) suggerisco una cena leggera: un’insalata abbondante con finocchi, rucola, pomodori, cetrioli, qualche noce, avocado, il tutto condito con limone ed olio, pepe se gradito. 

4-ACCELERIAMO LA DIGESTIONE

Al mattino appena svegli bere un  bicchiere di acqua con mezzo limone spremuto, la sua acidità facilita l’attività gastrica, ed in particolare quella pancreatica. (Si potrebbe osservare un aumento di velocità del transito intestinale).

5-ALCALINIZZARE I FLUIDI

L’alimentazione di questi giorni certo avrà spinto l’organismo verso una maggior acidità. Per tamponare questa lieve variazione di pH e rendere più funzionali le cellule è bene assumere molte verdure (crude è meglio), in particolare a cena. Altri alimenti alcalinizzanti interessanti sono i fichi e i datteri secchi, da assumere preferibilmente nella prima parte della giornata dato il loro elevato contenuto zuccherino. A questi si può aggiungere, insieme al succo di limone, una puntina di cucchiaino di bicarbonato di sodio tutto in acqua.

6- DIMINUISCI IL SALE 

Salvo specifiche patologie, suggerisco di limitare l’uso del sale: continuate ad usarlo per condire carne e pesce, ma evitatelo nelle verdure sia cotte che crude. I pasti di questi giorni dai sapori intensi e persistenti  erano molto probabilmente ricchi di sale o di esaltatori di sapore, ed hanno stimolato molto i nostri recettori del gusto, quindi ora limitiamoli.

7-BERE MOLTA ACQUA 

L’acqua è fondamentale. Siamo fatti per il 70% di acqua, l’acqua pulisce, l’acqua elimina il sodio e le scorie grazie all’eliminazione renale e intestinale. Quindi beviamo…. acqua!!

Respira

Bevi 

Muoviti

L’ormone secretina induce sazietà attraverso l’attivazione del grasso bruno

Il meccanismo di controllo della sazietà recentemente scoperto e mediato dall’ormone secretina e dall’asse intestino- grasso bruno – cervello apre nuove opportunità per la ricerca sullo sviluppo, la prevenzione e il trattamento dell’obesità e delle altre patologie metaboliche.

Secondo questo studio l’ormone #secretina induce sazietà attivando il tessuto adiposo bruno  BAT (tessuto noto per la sua capacità di generare calore in risposta all’esposizione al freddo, aumentando così il metabolismo bruciando il grasso). 

La secretina è un ormone secreto durante il pasto nella circolazione sanguigna dall’intestino. La secretina è in grado di stimolare la produzione di succhi  pancreatici durante il pasto,  di agire sul BAT, stimolandolo ad assorbire più glucosio, e di aumentare quindi  il dispendio energetico di tutto il corpo.

Inoltre si è visto che la secretina è in grado di ridurre, attraverso l’attivazione del BAT,  l’attività del sistema di ricompensa nel cervello quando i soggetti guardano foto di cibi deliziosi, riducendo così le risposte centrali al cibo appetitoso e ritardando la motivazione a rifocillarsi dopo un pasto.

La secretina è di gran importanza nel controllo del bilancio energetico in quanto influenza sia l’assunzione di cibo che il dispendio energetico

Attendiamo nuovi studi!

https://www.nature.com/articles/s42255-021-00409-4

Metabolismo lento? Fegato  grasso? 

Metabolismo lento? Fegato  grasso? 

…e se non fosse solo questione dell’alcool?

Un recente studio finlandese ha messo in luce che un adulto su quattro ha il fegato grasso, il che significa che il grasso in eccesso si è accumulato nelle cellule del fegato. Tale accumulo è stato osservato anche nei bambini. Un fegato Grasso è un fegato che lavora a rilento, non solo nell’eliminare le scorie metaboliche ma anche nella trasformazione dei grassi.

Il fegato grasso è una malattia associata allo stile di vita, all’ambiente in cui viviamo e alla nostra genetica.

I fattori di rischio sono sovrappeso, dieta sbilanciata, consumo costante (anche poco ma costante!) di alcool e mancanza di esercizio fisico. 

Il fegato grasso è spesso parte di un disordine metabolico più ampio: é comune nelle persone che soffrono di sindrome metabolica (obesità addominale, ipertensione e livelli anormali di glucosio nel sangue e di trigliceridi).  Pensate che il 60-70% delle persone con diabete di tipo 2 ha anche il fegato grasso.

Attenzione però: anche le persone magre possono sviluppare il fegato grasso.

Perché il fegato grasso può fare paura?

Il fegato grasso può condurre ad uno stato infiammatorio che può favorire lesioni epatiche irreversibili o addirittura al cancro del fegato.

L’ambiente e gli inquinanti.

Alcune sostanze chimiche presenti nel nostro ambiente, note come interferenti metabolici, influenzano il metabolismo del glucosio e dei grassi, favorendo lo sviluppo di fegato grasso.

Alcuni esempi di interferenti metabolici includono plastificanti, pesticidi e sostanze rilasciate dall’industria nell’ambiente, come la diossina. 

Mangiare male.

Per quanto riguarda la dieta, mangiare troppo zucchero, cereali a basso contenuto di fibre e cibi ricchi di grassi saturi, come burro e latticini ad alto contenuto di grassi, accelera l’accumulo di grasso nelle cellule del fegato. In particolare vi è una forte correlazione fra il consumo eccessivo di fruttosio (sciroppo di mais, sciroppo di glucosio fruttosio, eccetera, tutti ingredienti tipici delle merendine confezionate, delle bevande energetiche, bevande dolci) e lo sviluppo di steatosi epatica.

Un’elevata assunzione di grassi saturi, alcol o antibiotici può, inoltre, sbilanciare il microbiota intestinale e quindi aprire la porta allo sviluppo della sindrome del fegato grasso e di molte altre malattie.

Il ruolo del microbiota.

Un’alimentazione sbilanciata, lo stress, l’utilizzo scorretto di antibiotici può portare a forti alterazioni del nostro microbiota intestinale (quella popolazione di batteri che da sempre vive con noi nel nostro intestino, in un rapporto simbiotico). 

L’intestino e il fegato sono in costante interazione tra loro attraverso, ad esempio, i composti prodotti dai batteri intestinali stessi. Se i batteri intestinali dannosi sono in grado di prendere il sopravvento, può aumentare la permeabilità intestinale e consentire ai prodotti batterici che promuovono l’infiammazione e il danno cellulare, di entrare nel fegato, infiammandolo.

https://www.uef.fi/en/article/microbial-therapy-for-fatty-liver

Gli ormoni della fame e della sazietà

Ormoni e peso

Gli ormoni sono molecole messaggere prodotte dalle ghiandole endocrine del nostro corpo. 

Alcune ghiandole secernenti ormoni sono: ipofisi, tiroide, epifisi, parotide, ghiandole surrenali. 

Tali ormoni viaggiano attraverso il sangue per raggiungere così i loro fisiologici bersagli, ovvero organi e tessuti.

Gli #ormoni sono importanti regolatori del #metabolismo 

della #fame e dell’appetito

della #sazietà e dell’ #umore

Nel controllo del peso è  quindi indispensabile tenerne conto e, soprattutto, sfruttare a nostro vantaggio queste importanti pedine.

Hai tanta FAME? Il tuo organismo ha bisogno di energia. 

Come te lo fa capire? Con gli ormoni responsabili della fame! 

Eccone alcuni.

-Grelina, è un ormone prodotto dalle cellule P giacenti sul fondo dello stomaco umano e dalle cellule epsilon del pancreas. Stimola la fame agendo sull’ipotalamo.

-Motilina, prodotta nell’intestino tenue prossimale, induce contrazioni intestinali che favoriscono il corretto riempimento e svuotamento del sistema gastrointestinale in risposta all’assunzione di cibo e agli stimoli e alle risposte della fame.

-Neuropeptide Y (NPY), rilasciato dal cervello per stimolare l’assunzione di cibo. 

-Agouti Related Protein(AgRp), proteina prodotta dal cervello sotto stimolo della grelina, stimola a sua volta l’assunzione di cibo.

E QUANDO SIAMO SAZI? 

Si attivano gli ormoni anoressigeni, responsabili della sazietà.

-Colecistochinina (CCK), prodotta dalle cellule  dell’intestino  tenue, in particolare in risposta a cibi ricchi di grassi e proteine. Stimola la secrezione del succo pancreatico e biliare. Invia messaggi di sazietà  al cervello.

-GLP-1, peptide prodotto dalle cellule intestinali in risposta all’ingestione di sostanze nutritive. Il GLP-1 rallenta lo svuotamento dello stomaco e interagisce con il cervello per ridurre l’assunzione di cibo e aumentare la pienezza.

-Peptide pancreatico YY, prodotto nell’intestino tenue e rilasciato in risposta al consumo di cibo, invia al cervello il segnale di  sazietà, diminuendo l’appetito. Inoltre rallenta la peristalsi intestinale.

– Leptina, ormone secreto dalle cellule adipose, è il principale ormone della pienezza. La leptina inibisce i peptidi che promuovono la fame NPY e AgRp e stimola i peptidi che promuovono segnali di sazietà, diminuendo l’appetito. 

-Obestatina, ormone ancora in studio, pare che esso  si opponga agli effetti della grelina. 

Questi sono solo alcuni dei nostri ORMONI regolatori della fame!

Il metabolismo è di una complessità meravigliosa.

La gestione di questi ormoni non è  cosa semplice, diete, abitudini, stili di vita errati nel lungo periodo, possono  arrecare  danno a questi delicati equilibri fisiologici.

Fai felici i tuoi ormoni, 

ALIMENTATI CON TESTA ?